I Re Magi, Lodi, Milano e il Barbarossa. Tra storia e leggenda.

Ma che storia, amici! Sapevate che i Re Magi passarono da Milano? I Magi “in carne ed ossa”? No, solo le ossa… Si racconta infatti che nel IV secolo l’Imperatore d’Oriente Costante fece dono al Vescovo di Milano Sant’Eustorgio dei corpi dei tre Magi tumulati a Gerusalemme e poi spostati a Costantinopoli. Da lì, un carro trasportò un pesante sarcofago di marmo fino alla Dalmazia, attraversò il mare e sbarcò in Abruzzo dove riprese il cammino verso nord. Una volta arrivato a Milano, il carro non resse più e si piantò dalle parti di Porta Ticinese. Sembrò un segno della provvidenza e così in quel luogo sorse una basilica costruita apposta per raccogliere le preziose reliquie dei Re Magi: Sant’Eustorgio. Ancor oggi, a testimonianza di quei fatti, sulla cima del campanile non si erge una croce ma una stella a otto punte, a ricordo della stella che accompagnò il cammino dei Magi. Ma la storia non finisce qui. Ben sappiamo dei lunghi dissidi tra lodigiani e milanesi che sfociarono nella duplice distruzione della città di Lodi nel 1111 e nel 1158. Dopo la seconda e definitiva distruzione (23 aprile 1158) i lodigiani si appellarono alla protezione di un super potente dell’epoca, l’Imperatore Federico Barbarossa che decise di concedere ai lodigiani il suo aiuto e il 31 luglio 1158, presentandosi di persona sui luoghi devastati, decise di avviare la ricostruzione della città, spostandola di circa sei chilometri per sfruttare un’area maggiormente protetta dalla conformazione naturale del terreno. Così pochi giorni dopo, il 3 agosto, la città di Lodi rinacque. Tra le prime costruzioni ci fu anche la cattedrale, voluta e finanziata dallo stesso Imperatore Federico e dalla sua consorte Beatrice di Borgogna. La resa dei conti con i milanesi doveva ancora venire e pochi anni dopo, nel 1162 il Barbarossa mise sotto assedio Milano e con l’aiuto dei lodigiani fece fare la stessa fine ai milanesi. In questo frangente, l’Imperatore non mancò di procurarsi l’inevitabile bottino di guerra nel quale compariva quell’oggetto di culto tanto venerato: i corpi dei Re Magi. Essi vennero trasferiti a Colonia e consegnati all’Arcivescovo Rainald von Dassel nel 1164. L’odierna cattedrale di Colonia venne costruita proprio per ospitare le reliquie dei Re Magi. Per parecchi secoli la Chiesa di Sant’Eustorgio, spogliata del suo tesoro, conservò solamente il poderoso sarcofago di marmo, fino al giorno in cui “tornarono a casa” tre reliquie dei Magi (una tibia, un perone e una vertebra) grazie ad un accordo stipulato nel 1904 tra i due arcivescovi di allora, il cardinale Andrea Ferrari (Milano) e il cardinale Antonio Fischer (Colonia). Il giorno dell’Epifania questa particolarità di Milano viene ricordata da un corteo in costumi storici che parte da piazza del Duomo per arrivare alla basilica di Sant’Eustorgio, attraverso quella di San Lorenzo, dove c’è l’incontro simbolico con re Erode. I tre Magi portano oro, incenso e mirra in dono al bambin Gesù, che attende insieme a tutta la sacra famiglia sul sagrato. Il rito si ripete dal 1336. Si racconta che solo la peste del 1576 è riuscito finora a fermarlo. E anche il Covid19 ovviamente ci ha messo uno zampino: quest’anno il corteo storico non si potrà fare secondo le consuete modalità. La manifestazione si terrà comunque in forma simbolica mercoledì 6 gennaio, al termine della Messa delle 11, nella basilica di Sant’Eustorgio, con l’omaggio dei Magi alla Sacra Famiglia. Fotografie: Corteo storico dell’Epifania a Milano; Basilica di Sant’Eustorgio ,Sarcofago che ebbe a contenere i corpi dei Magi, Reliquiario dei Re Magi, Cattedrale di Colonia.        

S.Cresima 2020 “Foto di Gruppo”

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“Con il dono dello Spirito Santo l’uomo può arrivare nella fede a contemplare e a gustare il mistero del piano divino.” San Paolo VI
Ieri pomeriggio il #Vescovo Maurizio ha amministrato il Sacramento della #Confermazione ai ragazzi e ragazze della Seconda Media, a loro il miglior augurio di essere sempre abbracciati dalla vita in compagnia dello Spirito Santo che hanno ricevuto.

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